venerdì 7 marzo 2008
PDL GRICIGNANO: LAVORI PUBBLICI A PASSO DI GAMBERO, ACCUSE DA F.I.
E’ il j’accuse rivolto all’amministrazione comunale dalla locale sezione di Forza Italia (Popolo della Libertà) attraverso il delegato Giovanni Maisto.
“Facendo una rapida analisi sulle opere pubbliche eseguite e/o in corso di esecuzione, - dice Maisto - ci si accorge che questa amministrazione comunale ha un modus operandi, in fatto di lavori pubblici, decisamente fuori da ogni logica. Degli esempi? Viene eseguito il parcheggio di Piazza Municipio e nonostante sia stato ultimato da quasi due anni non viene aperto perché tutto ad un tratto ci si accorge che 7 o 8 posti auto non rispondono alle reali esigenze della comunità. Quindi, avranno pensato, meglio aspettare l’esito del contenzioso in corso con i proprietari dell’adiacente lotto di terreno, per tentare un ampliamento. Ricordiamo, ad onor del vero che di queste problematiche l’esecutivo Lettieri ne era già a conoscenza prima dell’inizio dei lavori, ma allora incombeva la campagna elettorale, bisognava, evidentemente, buttare il cd. fumo negli occhi ai cittadini”.
“E che dire dei lavori in via S. Antonio Abate? - continua Maisto - Si è proceduto a rifare il look alla strada, tralasciando il ben più importante e annoso problema allagamento, per non parlare del fatto che la strada, ormai pavimentata da due anni, manca ancora di nuova illuminazione, arredo urbano e piante. Alla faccia della politica alacre. E per finire, la Chiesa. Quale? Quella che verrà naturalmente! Il paradosso si raggiunge proprio in questo caso. Infatti, dove la struttura è già esistente e fruibile (esempio via Sant’Antonio Abate), l’opera non viene completata, mentre, dove la chiesa non è stata ancora costruita e chissà quando bisognerà aspettare per vederla, l’amministrazione Lettieri ha pensato bene di investire le ormai esigue risorse, per completare le opere asservite al luogo di culto, con tanto di pavimentazione in porfido, illuminazione artistica e panchine che per il momento, i cittadini, di gran lunga più parsimoniosi dei loro amministratori, avrebbero fatto sicuramente a meno.
Noi riteniamo - conclude Maisto- che per raggiungere un livello qualitativamente alto della vita di una città, si debbano concentrare maggiormente gli investimenti su atti facilmente fruibili dai cittadini e non mettere in cantiere una pluralità di opere, a mo di specchietto per le allodole, per poi procrastinarle alle calende greche. Ma questo si sa è il modo di fare di chi ha a cuore gli interessi dei cittadini”.
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