lunedì 27 ottobre 2008

ACQUA REFLUA: DELLA GATTA REPLICA AL SINDACO LETTIERI


Non ci aspettavamo di certo un grazie dalla maggioranza e per essa dal Sindaco ma da qui ad essere accusati di istigare i cittadini a non pagare le tasse, rappresenta una vera e propria distorsione della verità sulla quale non possiamo sottacere.
Non abbiamo mai detto, né tanto meno ci saremmo mai sognati di invitare i cittadini a non pagare le tasse a prescindere, ma abbiamo invece ritenuto e ritengo che la sentenza della Corte Costituzionale poteva e doveva far riflettere la maggioranza circa una eventuale opposizione al pignoramento da parte di Acqua Campania, relativo alle acque di depurazione, pari a 2 milioni e 657mila euro, per il periodo dal 1992 al 2005, a seguito di verifica, finalizzata all’accertamento del collegamento della rete fognaria al depuratore e soprattutto al corretto funzionamento negli anni dello stesso. Tutto ciò, per addivenire ad un eventuale scorporo totale o parziale del debito e magari far risparmiare soldi al Comune e nello stesso tempo allontanare l’ipotesi di vendere “i gioielli di famiglia” (il territorio). L’intervento del Sindaco, si è soffermato invece, solo sul fatto che “…la rete fognaria di Gricignano scarica regolarmente le acque reflue attraverso il depuratore di Villa Literno..” ma non contribuisce a dipanare i ragionevoli dubbi circa l’attività o meno del depuratore e della sua corretta funzionalità.
Al riguardo, non possono non considerarsi le dichiarazioni del Vice Presidente del Consiglio Regionale Campania che in data 11.04.2008 segnalava tra gli altri, all’Assessore Regionale all’ambiente Walter Ganapini, le conseguenze della quasi nulla operatività dell’impianto di depurazione di Villa Literno che sta determinando un vero e proprio disastro ambientale della intera costa domitiana (si veda http://www.acquaeterritorio.it/doc/guerradelps3/la_gestione_impianti/documenti/11.04.08.pdf).
A sua volta, l’Assessore Regionale in una nota del 30 aprile u.s. parlava di rivalsa sul concessionario esercente gli impianti di depurazione male o per niente funzionanti (si vedahttp://www.acquaeterritorio.it/doc/guerradelps3/la_gestione_impianti/documenti/30.04.08.pdf )
Allora ribadiamo nuovamente, tutto ciò, alla luce dei fatti è o non è meritevole di approfondimento per appurare quanto meno la funzionalità dei depuratori nel periodo pregresso, ovvero, dal 1992 al 2005?
Poi, nel prendere atto dell’appello del Sindaco, tengo a sottolineare, laddove c’è ne fosse il bisogno, che comportamenti fuori dall’alveo delle regole, non sono mai appartenuti al sottoscritto che ha fatto e fa delle regole il faro della propria esistenza.

Gricignano di Aversa, 27.10.2008 F.to Sebastiano Della Gatta

Lettieri: "Il Cdl istiga i cittadini a non pagare le tasse"


GRICIGNANO. “Quella posta in essere dal Circolo della Libertà è pura disinformazione ed istigazione verso i cittadini a non pagare le tasse”.

Il sindaco di Gricignano e assessore provinciale, Andrea Lettieri, smentisce quanto sostenuto dal coordinatore cittadino del Circolo della Libertà, Sebastiano Della Gatta, secondo il quale il debito vantato dall’Acqua Campania riguardante le acque di depurazione può essere annullato alla luce delle ultime decisioni della Corte Costituzionale. “La sentenza a cui si fa riferimento – spiega il sindaco Lettieri - riguarda i Comuni che non usufruiscono di impianti di depurazione, mentre la rete fognaria di Gricignano scarica regolarmente le acque reflue attraverso il depuratore di Villa Literno”.

Pertanto, come afferma il primo cittadino, la sentenza numero 335 del 10 ottobre della Corte Costituzionale non è valida per il Comune di Gricignano. La stessa sentenza, infatti, dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art. 14, comma 1, legge 5 gennaio 1994, n. 36 (Disposizioni in materia di risorse idriche) e dell’art. 155, comma 1, primo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152 (Norme in materia ambientale), nella parte in cui prevedono che la quota di tariffa riferita al servizio di depurazione è dovuta dagli utenti “anche nel caso in cui manchino impianti di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi”.

“A questo punto – incalza il sindaco – attendo dal coordinatore del Circolo della Libertà un’indicazione valida per risolvere il problema del debito dell’AcquaCampania. Intanto, rivolgo allo stesso coordinatore un appello: prima di fornire ai cittadini notizie false farebbe bene a verificarle. Anche perché se i cittadini interpretassero le sue dichiarazioni come un invito a non pagare le tasse relative alle acque reflue potrebbe incorrere in eventuali reati”.

(TRATTO DA PUPIA)

domenica 26 ottobre 2008

PENSANO SOLO A VENDERE....


Più che crisi parlerei di deleteria ostinazione a voler trovare ad ogni costo un modo indolore per far inghiottire il rospo all’intera cittadinanza e trasformare il diritto di superficie in diritto di proprietà nella zona PEEP, proponendo l’alienazione del territorio come unica terapia per far fronte alla loro ormai chiara, fallimentare gestione e quindi, al disavanzo di bilancio. Ormai non pensano ad altro, al punto di non accorgersi di quanto accade intorno. La Corte Costituzionale con sentenza n. 335 del 10 ottobre, ha dichiarato illegittime le norme in materia di tariffe per la depurazione idrica quando manchino gli impianti di depurazione o di potabilizzazione. La norma si applica anche quando gli impianti siano temporaneamente inattivi. E loro che fanno? Niente, si deve solo vendere!
È stata dichiarata, infatti, l'illegittimità costituzionale dell'art. 14, comma 1, legge 5 gennaio 1994, n. 36 (Disposizioni in materia di risorse idriche) e dell'art. 155, comma 1, primo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152 (Norme in materia ambientale), nella parte in cui prevedono che la quota di tariffa riferita al servizio di depurazione è dovuta dagli utenti «anche nel caso in cui manchino impianti di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi». La Corte Costituzionale parte da un presupposto semplice: poiché il canone di depurazione è un corrispettivo ad un servizio reso (e non un tributo), se non vi è il servizio, non può essere chiesto il corrispettivo.
Le conseguenze di questa sentenza sono di enorme importanza: innanzitutto, tutti quei cittadini che non abbiano fognature allacciate a impianti di depurazione (ovvero questi impianti siano temporaneamente inattivi) non devono più pagare il canone di depurazione. Ma, ancor più importante, anche le somme versate negli anni passati dovrebbero essere restituite a chi le ha ingiustamente pagate e per chi a tratti non le ha pagate, come nel caso di Gricignano, non dovrebbe a questo punto più pagarle. Partendo dal presupposto che il Comune di Gricignano per lunghi anni non era collegato ad alcun depuratore e che quando lo è stato, i depuratori stessi erano inattivi, come adesso per esempio, dove a lanciare l’allarme è lo stesso assessore regionale al ramo, Ganapini che sostiene che i depuratori sporcano, allora perchè non si chiede l’annullamento del provvedimento di riscossione emesso da “Acqua Campania”? Chi dovrebbe tutelare i cittadini? Ma questo evidentemente alla maggioranza non interessa o forse non è mai interessato, questo è purtroppo l’unico dato che emerge.
Gricignano di Aversa, 26.10.2008
F.to Sebastiano Della Gatta

mercoledì 22 ottobre 2008

E' GIUNTA L'ORA DI ANDARE A CASA

“Dopo la fallimentare esperienza della società mista denominata Gmc, considerata da questa maggioranza una creatura nata per essere la panacea di tutti i mali, ma che si è rivelata solo l’inizio dei mali, anche per essere balzati agli onori nella cronaca nera; dopo il bilancio fallimentare in tutti i sensi, fino all’orlo del dissesto finanziario, per sanare il quale, hanno proposto di sacrificare il territorio rinunciando alla proprietà dei suoli della Us Navy e della zona Peep; dopo l’interminabile farsa relativa alla piscina comunale; dopo la inqualificabile conduzione dei lavori di metanizzazione che ha trasformato intere zone del paese in scenari da terzo mondo; dopo la riprovevole autorizzazione per la realizzazione di un opificio altamente rischioso per la salute dei cittadini; dopo il disastro relativo al neo Istituto Comprensivo che ha buttato letteralmente in mezzo ad una strada numerosi alunni; è arrivato il momento di compiere l’ultimo e, peraltro, unico atto saggio per il quale verrà ricordata questa maggioranza: rimettere il mandato e andare a casa”.

verso il PDL
Gricignano

sabato 11 ottobre 2008

DE ROSA: SCANDALOSO!!


Ancora una volta abbiamo avuto ragione anche se, per dirla tutta, avremmo preferito in questo caso avere torto. L’Istituto Comprensivo tanto celebrato da questa maggioranza si è rivelato un fallimento. Avevamo segnalato a più riprese che l’Istituto Comprensivo che stava per nascere a Gricignano non assomigliava neanche lontanamente a quella realtà estesa che comprende oltre il 40% delle scuole italiane. Questa maggioranza, come volevasi dimostrare, si è comportata come la peggiore specie di burocrati, sommando solo numeri ad altri numeri dimenticando però che dietro le cifre c’erano e ci sono I NOSTRI FIGLI.
Il risultato di questa “brillante” operazione di marketing è stato l’umiliazione sia degli alunni che del corpo docenti, COSTRETTI A FARE LEZIONE NELLA SALA MENSA, NELL’AULA DEI PROFESSORI E ADDIRITTURA NEI CORRIDOI PER LA MANCANZA DI AULE.
Eppure sembra ieri, quando il consigliere delegato all’istruzione metteva in piedi un “simposio” per illustrare gli adeguamenti che avrebbero interessato la ex scuola media, presentando l’inizio dell’anno scolastico come un evento epocale. In effetti, qualcosa di straordinario è avvenuto e non è certo un déjà vu, ma la nuda e cruda realtà che rappresenta una delle peggiori pagine nella storia della nostra comunità e che vede protagonista la scuola, come nessuno avrebbe voluto e potuto immaginare, catapultata all’improvviso indietro nel tempo, dove per studiare ci si arrangiava in locali ed aule improvvisate. E meno male che sotto l’aspetto pedagogico ci ritroviamo un corpo docenti all’altezza del ruolo ed una dirigente dalle indiscusse qualità morali, professionali e manageriali, altrimenti, non ci restava altro da fare che chiudere la scuola per fallimento.
A questo punto, essendo esaurito ormai il tempo delle chiacchiere, invitiamo i genitori a far valere i propri diritti, costituzionalmente sanciti, con ogni mezzo consentito dalla legge e, richiamiamo L’ESECUTIVO LETTIERI ai propri doveri, per rimediare a questo triste, impresentabile monumento all’incapacità. Per esempio: mettendo a disposizione un padiglione delle ex scuole elementari (già pronto per l’uso). Per quanto ci riguarda continueremo ad essere una spina nel fianco, incalzando e sollecitando questa maggioranza, affinché tutto ciò si realizzi nel minor tempo possibile.

Verso
IL POPOLO DELLA LIBERTA’
Gricignano di Aversa