lunedì 6 agosto 2007
UN GOVERNO ALLO SBANDO E VI SPIEGO IL PERCHÉ
Anche d'estate, in vacanza o a casa, i cittadini continuano a porsi le stesse semplici domande, senza riuscire ad ottenere alcun tipo di convincente risposta. La prima: come mai il livello di efficienza dei servizi essenziali, dalla sicurezza ai trasporti, è così decisamente peggiorato? Il quesito è reso ancora più insistente dalla consapevolezza di una pressione fiscale senza precedenti e da una spesa pubblica che, nell'ultimo anno, si è enormemente gonfiata, tanto da superare il 50,1% di tutta la ricchezza prodotta in questo Paese. Insomma, dove finiscono i nostri soldi? E ancora: a che gioco sta giocando il Governo Prodi se, come pare ormai sempre più probabile, sta per arrivarci sulla testa una nuova "manovra" che preleverà dalle nostre tasche altri 21 miliardi di euro? Di certo non ci siamo dimenticati di quella dello scorso anno (34 miliardi, di cui 27 di nuove tasse), grazie alla quale molti italiani hanno dovuto rinunciare anche alle loro vacanze. È ormai fin troppo evidente che questo Governo sta approfittando dei nostri soldi per soddisfare clientele e non per fare il bene del Paese. Le vicende di questi ultimi dodici mesi sono, sotto il profilo della finanza pubblica, un vero e proprio romanzo. Tanto vale farne un succinto riepilogo, per essere sicuri di non perderci, a fine estate, la sorpresa delle nuove puntate. Quando nell'ottobre 2006 questa coalizione di governo si apprestò a varare la Finanziaria, si trovò di fronte ad una realtà che era politicamente inaccettabile per i partiti della maggioranza. Eh sì, perché avrebbe dovuto ammettere, conti alla mano, che le entrate, grazie al Governo precedente, erano aumentate ed anche in misura cospicua, quanto sarebbe bastato per planare su una legge 2007, che non prevedesse inasprimenti fiscali. Che si fece invece? Prodi e compagni nascosero il malloppo nelle cantine della Tesoreria e si cominciò a piangere miseria, che era poi l'unico modo per giustificare una manovra tritacarne, fatta soprattutto di nuove tasse. Ma c'era anche una più subdola spiegazione: bisognava trovare altro denaro fresco per accontentare gli ideologi della spesa, cioè coloro che da tempo aspettavano di poter punire il libero mercato, alimentando, invece, con pubblico denaro, i bacini elettorali che la coalizione di sinistra considerava più appetibili. E così si mette mano ad un rinnovo, economicamente assai oneroso, del contratto del pubblico impiego senza però ottenere in cambio nemmeno uno straccio di normativa che obbligasse ad una maggiore produttività ed efficienza. Così si immettono nella scuola migliaia di precari, ma non si fa nulla per migliorare la qualità dei servizi. E per l'Alitalia? Sei mesi a girarsi i pollici gettando soldi dalla finestra (più di un milione e mezzo al giorno), perché per un governo di sinistra sarebbe stato disdicevole contrattare con i sindacati una seria ristrutturazione dell'azienda. Insomma, tutto uno spendi e spandi mentre, intanto, l'indebitamento delle famiglie saliva dell'11% in un solo anno, raggiungendo la ragguardevole cifra di 493 miliardi di euro. Ma il vero capolavoro questo Governo lo ha fatto sul fronte della sicurezza. Da un lato, infatti, ha preparato un progetto di liberalizzazione degli ingressi degli immigrati, che solo per l'effetto annuncio ha triplicato, in pochi mesi, la presenza sul nostro territorio dei clandestini. Dall'altro lato ha tagliato cospicue risorse al ministero dell'Interno, l'unico che, invece, avrebbe dovuto contare su qualche soldo in più. Ha indebolito i controlli, consegnando di fatto nelle mani di ogni genere di criminalità buona parte delle nostre aree metropolitane. Questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso della pazienza di milioni e milioni di cittadini. Si parla tanto, e spesso a vanvera, di "anti-politica". Ma da dove è nata, se non dalla scellerata sequenza di scelte di "questa" politica? La "loro" politica ha aumentato le tasse a tutti. Sulle pensioni ha inseguito il bene di pochi a scapito di quello dei molti rimasti esclusi persino dalla discussione. La politica di questo Governo ha incrementato la spesa pubblica, chiedendo sempre più soldi in cambio di nulla. Questo Governo e questa politica hanno finito per togliere agli italiani quel po' di vivibilità e di sicurezza che ancora, fino ad un anno e mezzo fa, cercavano di tenersi ben strette, passeggiando per le strade delle loro città. Tanto che vale la pena di girare ai nostri attuali governanti una sommessa domanda: ma si rendono conto o no che il Paese ormai non ne può proprio più di loro?
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