giovedì 7 febbraio 2008

Giovanardi lascia l'Udc assieme a Barbieri: aderiamo al nuovo progetto di Berlusconi


ROMA - Carlo Giovanardi rassegna le dimissioni dall'Udc: «La nostra lista dei popolari liberali aderisce al progetto di Silvio Berlusconi. Non entriamo in Forza Italia ma nel Partito del Popolo della Libertà». L'ex ministro per i Rapporti con il Parlamento nell'ultimo congresso centrista ha preso il 14%, ma fa osservare che «il 72% degli elettori dell'Udc - secondo un sondaggio di Mannheimer - è disposto ad entrare nel Pdl». «In due anni e mezzo - spiega in una conferenza stampa - abbiamo dissentito su tutta la linea. Ora vediamo che nell'Udc si torna a mettere in discussione Berlusconi e prevediamo che torneranno tutti i distinguo, le perplessità che hanno segnato» il governo del centrodestra. Per questo motivo, «proprio mentre dall'altra parte c'è la novità del Pd, noi andiamo in un partito in cui confluiranno tutti quelli che vogliono che l'Italia diventi un Paese normale». Per Giovanardi non «ha più senso un partito che abbia il 4 o il 5%. Invitiamo - aggiunge - i tantissimi amici che ci hanno seguito in questi anni a venire con noi. Con la nostra storia vogliamo essere una componente della costola del Ppe che nascerà in Italia».

GLI ALTRI - L'ex ministro spiega di essere sicuro che il progetto di Berlusconi non si arenerà: «Consideriamo Berlusconi una persona seria, è evidente che ci sarà. Come graficamente si presenterà il progetto alle prossime elezioni è solo una questione tecnica». Insieme a Giovanardi esce dal partito anche un altro deputato centrista, Emerenzio Barbieri.

(corr. sera)

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